Quasi quotidianamente siamo chiamati ad approfondire la questione del rispetto dei criteri CAM in relazione alle pavimentazioni resilienti che costituiscono le soluzioni progettuali previste in diverse opere pubbliche, ed in particolare quelle oggi rientranti nelle misure finanziate dal PNRR (Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza).
I Criteri Ambientali Minimi (CAM) sono una serie di requisiti ambientali stabiliti dal Ministero dell’Ambiente italiano, che devono essere rispettati nell’ambito degli acquisti pubblici. Questi criteri vengono adottati per promuovere una politica di acquisti sostenibili, favorendo l’acquisto di beni e servizi che abbiano un minore impatto ambientale, riducendo al contempo l’uso di risorse naturali e l’emissione di sostanze inquinanti.
I CAM costituiscono i criteri progettuali obbligatori, nell’ambito di appalti pubblici, che il progettista utilizza per la redazione del progetto di fattibilità tecnico-economica e dei successivi livelli di progettazione, o che l’operatore economico utilizza per la redazione del progetto definitivo o esecutivo nei casi consentiti dal Codice dei Contratti o di affidamento congiunto di progettazione ed esecuzione lavori, sulla base del progetto posto a base di gara.
Ciò non toglie che possano anche servire come linee guida per le pratiche di acquisto sostenibile nel settore privato.
L’origine normativa dei CAM si trova principalmente nel Codice degli Appalti (Decreto Legislativo 18 aprile 2016, n. 50) e nelle direttive europee che regolano gli appalti pubblici e la sostenibilità ambientale.
Il Codice dei contratti pubblici, nell’introdurre e stabilire il quadro giuridico per l’adozione dei CAM in Italia, stabilisce, all’articolo 34, che le pubbliche amministrazioni, nell’ambito degli appalti, devono considerare i criteri ambientali minimi. Tali criteri devono essere definiti dal Ministero dell’Ambiente in collaborazione con altri enti competenti, in modo da favorire la sostenibilità e la riduzione dell’impatto ambientale nelle forniture e nei servizi acquistati.
Lo stesso articolo 34 stabilisce anche che i CAM devono essere adottati per categorie specifiche di beni, servizi e lavori, come ad esempio le pavimentazioni, e devono essere rivisti periodicamente.
L’adozione dei CAM è quindi regolata dal Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica (in primis con il Decreto Ministeriale dell’11 ottobre 2017), che pubblica periodicamente i decreti ministeriali per specificare i criteri ambientali da applicare in vari ambiti, aggiornando i CAM alla luce delle evoluzioni normative, delle innovazioni tecnologiche e degli sviluppi ambientali, nonché delle migliori pratiche a livello nazionale e internazionale
Da ultimo, il Decreto Ministeriale 11 ottobre 2023 ha infatti aggiornato i CAM per numerosi settori, tra cui l’edilizia ed i materiali da costruzione. Questo aggiornamento, rispondendo alle richieste della “Strategia Nazionale per lo Sviluppo Sostenibile” e agli impegni presi dall’Italia nell’ambito del “Green Deal Europeo” e dell’”Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile”, integra requisiti più rigorosi riguardo ai materiali da costruzione ed agli appalti pubblici in vari settori, con un focus sull’efficienza delle risorse, la riduzione dell’impronta di carbonio e la circolarità dei materiali. Gli aggiornamenti riguardano diverse categorie di prodotti e servizi, tra cui le pavimentazioni, i materiali per l’edilizia, ed i servizi di costruzione e manutenzione.
I criteri di sostenibilità per i pavimenti resilienti (punto 2.5.10.2), come definiti dai CAM aggiornati nel 2023, si concentrano su diversi aspetti chiave:
L’uso di materiali ecologici e la riduzione delle sostanze pericolose:
L’uso di pavimenti che contengono una certa percentuale di materiali riciclati è un requisito fondamentale dei CAM , così come l’assenza, o la presenza in quantità ridotta, nei materiali utilizzati per la realizzazione di pavimenti di sostanze tossiche e inquinanti.
I CAM richiedono pavimenti privi di ftalati e metalli pesanti per ridurre il rischio di esposizione a queste sostanze.
In particolare:
- Le pavimentazioni in pvc devono avere un contenuto di materie riciclate, ovvero recuperate, ovvero di sottoprodotti di almeno il 20% sul peso del prodotto (sono esclusi dall’applicazione del presente criterio i prodotti con spessore inferiore a 1 mm)
- Le pavimentazioni in gomma devono avere un contenuto di materie riciclate ovvero recuperate, ovvero di sottoprodotti di almeno il 10% sul peso del prodotto (sono esclusi dall’applicazione del presente criterio i prodotti con spessore inferiore a 1 mm).
- sottolineiamo che le pavimentazioni in Linoleum, essendo naturali e non sintetiche (plastiche), non sono soggette a verifica circa il contenuto di riciclato (comunque presente in una misura che attualmente varia dal 36% al 56% del peso del prodotto).
Certificazioni Ambientali ed Ecolabel:
I pavimenti resilienti devono essere conformi a standard ambientali riconosciuti che attestino la loro sostenibilità lungo tutto il ciclo di vita. Le certificazioni più comuni richieste sono:
- Ecolabel UE: per garantire che il prodotto sia stato realizzato con processi a basso impatto ambientale e che rispetti rigorosi standard di sostenibilità.
- EPD (Environmental Product Declaration): che fornisce una valutazione dell’impatto ambientale del prodotto, evidenziando le prestazioni ambientali in termini di energia, materiali e emissioni.
- Cradle to Cradle: essendo un approccio di progettazione e produzione che promuove un ciclo di vita dei prodotti completamente sostenibile, la certificazione Cradle to Cradle è uno degli standard che può essere utilizzato per dimostrare che un prodotto è stato progettato in modo responsabile, tenendo conto dell’ambiente e della salute.
- ISO 14001: è la certificazione del sistema di gestione ambientale del produttore, che dimostra un impegno costante nella riduzione dell’impatto ambientale durante la produzione.
Riciclabilità ed Economia Circolare
I pavimenti resilienti devono essere progettati in modo tale che, a fine vita, possano essere facilmente riciclati, riutilizzati o recuperati senza causare danni all’ambiente. I materiali devono essere facili da separare e non devono contenere componenti difficili da trattare o smaltire.
I pavimenti resilienti inoltre devono essere fabbricati con tecniche che riducono al minimo i rifiuti di produzione, e che favoriscono l’uso di materiali riciclati nelle fasi di produzione.
Durabilità e Manutenzione
La durabilità di un pavimento resiliente è uno degli aspetti cruciali per garantire una bassa incidenza ambientale. La durata di vita di un pavimento riduce la necessità di sostituzioni frequenti, che possono comportare sprechi e un maggiore consumo di risorse.
- Selezione di materiali ecocompatibili: I CAM richiedono l’utilizzo di pavimenti resilienti che contengano una percentuale significativa di materiali riciclati e che siano facili da riciclare a fine vita. Ad esempio, il PVC riciclato, il linoleum e la gomma possono avere una maggiore durabilità rispetto ad altri materiali.
- Prolungamento della vita utile: I pavimenti devono essere progettati per resistere a sollecitazioni meccaniche, usura e danni, riducendo così la necessità di sostituzione prematura. Questo aspetto è fondamentale per prolungare il ciclo di vita complessivo del prodotto.
- Resistenza e performance: I CAM sottolineano che il pavimento deve resistere agli agenti chimici, ai batteri e agli agenti atmosferici, mantenendo le sue caratteristiche funzionali nel tempo.
Un altro aspetto fondamentale per la sostenibilità dei pavimenti resilienti è la manutenzione. I CAM promuovono soluzioni che riducono l’uso di detergenti chimici e l’impiego di risorse durante la manutenzione.
- Facilità di pulizia e manutenzione: I pavimenti resilienti devono essere facili da pulire senza l’utilizzo di sostanze chimiche dannose. Pavimenti in linoleum, pvc, o gomma sono resistenti a macchie e batteri, il che riduce la necessità di interventi frequenti e l’uso di detergenti aggressivi.
- Riduzione dell’uso di detergenti chimici: I CAM prevedono che i pavimenti resilienti siano trattati in modo tale da ridurre al minimo l’impiego di prodotti chimici per la manutenzione.
- Riciclabilità dei materiali di manutenzione: I prodotti utilizzati per la manutenzione del pavimento (come cere e prodotti per la lucidatura) devono essere ecocompatibili, con una bassa tossicità e una buona capacità di riciclaggio. L’adozione di pavimenti che non richiedono trattamenti specifici per mantenere la loro estetica o funzionalità è un aspetto positivo secondo i CAM.
Emissioni di Sostanze Pericolose
I pavimenti resilienti devono rispettare i limiti di emissione di sostanze pericolose come i composti organici volatili (VOC), che possono influenzare la qualità dell’aria indoor e dannose per la salute.
I VOC sono sostanze chimiche che evaporano facilmente nell’aria a temperatura ambiente e sono spesso presenti in vernici, adesivi e trattamenti superficiali.
I pavimenti devono rispettare i limiti imposti dalla certificazione EMICODE EC1 Plus o Greenguard Gold per quanto riguarda le emissioni di VOC. Queste certificazioni garantiscono che i pavimenti abbiano basse emissioni e sono sicuri per l’uso in ambienti interni.
Gestione del Fine Vita
I CAM prevedono che i pavimenti resilienti possiedano una gestione sostenibile del fine vita, promuovendo soluzioni che facilitano il riciclo e la gestione dei rifiuti in modo sostenibile. I pavimenti resilienti devono essere progettati per essere facilmente riciclati a fine vita. I CAM pongono quindi l’accento sulla facilità di smaltimento e sul contenuto di materiali riciclabili nei pavimenti resilienti.
Performance e Sicurezza
Infine, i pavimenti resilienti devono garantire un buon comportamento in termini di sicurezza e performance, senza compromettere la qualità dell’aria o il comfort degli utenti. I CAM richiedono:
- Resistenza al fuoco: I pavimenti devono soddisfare i requisiti di sicurezza contro gli incendi.
- Antiscivolo: I pavimenti devono garantire un livello adeguato di resistenza allo scivolamento, in particolare in ambienti pubblici e residenziali.
Per dimostrare il rispetto dei CAM per un prodotto di costruzione, è fondamentale raccogliere e presentare tutta la documentazione e le certificazioni che attesti la conformità del prodotto ai requisiti ambientali stabiliti. Questo include dichiarazioni tecniche, certificazioni di qualità e ambientali, etichette ecologiche, risultati di test di laboratorio e prove di riciclabilità o gestione del fine vita.
Questa documentazione può includere:
- la Scheda tecnica del prodotto, che descrive i materiali utilizzati, i processi produttivi e le performance del prodotto.
- la Dichiarazione di Prestazione Ambientale (EPD Environmental Product Declaration), che fornisce informazioni dettagliate sugli impatti ambientali del prodotto (ad esempio, il contenuto di riciclato, le emissioni di sostanze pericolose, la durabilità, ecc.), così come una valutazione del ciclo di vita del prodotto, indicando l’impatto ambientale derivante dalla sua produzione, uso e smaltimento. Tali dichiarazioni sono rilasciata in modo ufficiale da un ente terzo.
- La presenza di certificazione ISO 14001: che attesta che l’azienda produttrice adotta un sistema di gestione ambientale conforme alla norma internazionale.
- La dotazione di etichette ambientali come Ecolabel UE (marchio ecologico ufficiale dell’Unione Europea, applicabile a vari tipi di prodotti, compresi i materiali da costruzione, che garantisce che il prodotto soddisfi elevati standard ambientali durante il suo ciclo di vita), Label LEED o BREEAM (etichette che attestano che il prodotto contribuisce a ottenere crediti per la certificazione di edifici a basso impatto ambientale)
I pavimenti resilienti che rispettano i criteri minimi ambientali (CAM) rappresentano una scelta ecologica e sostenibile per qualsiasi tipo di progetto edilizio, poiché rispettano alti standard di sostenibilità ambientale.
La durabilità e la manutenzione sono aspetti fondamentali per garantire che l’impatto ambientale sia ridotto al minimo durante il ciclo di vita del pavimento, contribuendo a risparmiare risorse, ridurre i rifiuti e promuovere la sostenibilità. Adottando materiali certificati, progettati per durare a lungo e facili da manutenere, si possono ottenere vantaggi sia per l’ambiente che per l’economia a lungo termine.
Le pavimentazioni resilienti che commercializziamo sono quindi pensate per favorire un costruire più sostenibile.
La loro scelta consente di contribuire attivamente a un futuro più sostenibile, promuovendo l’uso responsabile delle risorse e migliorando la qualità della vita per tutti.
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